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Il Mastio, carcere giudiziario Solitamente adibito sin dal Medioevo a caserma dei militari dimoranti entro le mura del Castello, il Mastio normanno-svevo ospitò detenuti a partire dalla prima metà dell’Ottocento, quando il governo borbonico decise di impiantarvi un bagno penale in cui sarebbero stati reclusi i condannati ai lavori forzati. Il «bagno del Maschio», alle dipendenze dei militari della Marina, venne successivamente rimpiazzato da un carcere giudiziario, sorto intorno al 1880 ed in esercizio sino al maggio 1960. Gli anziani ricordano ancora la disposizione degli ambienti. Accanto alla Cappella, nell’odierno vano ascensore, era ubicato il corpo di guardia (cosiddetta portineria), ove sino a qualche anno fa rimanevano gli avanzi della rastrelliera lignea che raccoglieva i fucili delle guardie carcerarie. Qui tutti i militari, anche i Carabinieri che accompagnavano i detenuti, dovevano spogliarsi delle armi da fuoco, per evitare che potessero cadere nelle mani dei deten